Trattamento di un mate nuovo

Del mate ne abbiamo già parlato qui, per cui riprendo da dove avevo interrotto.

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Mate de calabaza revestido de cuero

Il materiale del mate (il contenitore) dipende dalla zona: il mate più famoso, quello di calabaza, si ricava da una zucca dalla forma allungata che viene opportunamente scavata ed essiccata (calabaza matera), ed è tipico del nord dell’Argentina. Si può trovare ovunque con prezzi che vanno da pochi euro (€2) a qualche centinaia a seconda della decorazione.Essendo un mate vegetale, bisogna fare attenzione a:

  • Assenza di muffa all’interno
  • Assenza di fori sul fondo (se ce n’è uno piccolissimo, mettete un po’ di smalto per unghie per tapparlo)
  • Fondo abbastanza piatto da poterlo appoggiare*
  • Collo abbastanza largo da poterlo agevolmente riempire e svuotare

*Per mate con la forma molto irregolare e come decorazione, alcuni mate hanno delle strutture metalliche di supporto. Però non è piacevole da tenere in mano come quello “nudo”.

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Sopra: la calabaza matera come si presenta appena raccolta

Quando si compra un mate (contenitore) naturale, il primo mate viene assorbito dalla buccia della calabaza o dalla madera (legno), per cui non si beve.

Se comprate un mate naturale dovete trattarlo prima di utilizzarlo:

Mate de calabaza (zucca)

riempitelo di yerba usata o nuova umida e lasciatelo riempito per almeno 8 ore (idealmente tutta la notte. Le pareti si impregneranno per bene. Il giorno dopo, svuotatelo e sciacquateli con acqua calda. Lasciatelo seccare. Sarà pronto per il primo mate (la bevanda).

Sulle pareti interne della zucca potrebbero esserci delle impurità naturali gelatinose (dopo essere rimaste bagnate tutta notte) o dei residui filamentosi sulle pareti. In questo caso, utilizzate un normale coltello da tavolo con la punta arrotondata per raschiare gentilmente la parete interna del mate.

Mate de madera (legno)

Esistono vari tipi di legno utilizzati come mate (contenitori). I più comuni sono il legno di algarrobo (di un bel colore marrone caldo), di palo santo (verdognolo e profumato), di bambù.

Ungete l’interno del mate utilizzando olio o burro. Lasciate riposare almeno 3 ore. Riempire con yerba usata o nuova umida. Lasciare riposare altre 3 ore almeno. Sciacquare con acqua calda: è pronto da usare!

Preparare il primo mate

Per sapere como cebar el primer mate, leggete quest’altro post.

Mate decorati

In commercio, il mate più diffuso è proprio quello di calabaza matera, che ben si presta per essere tinto, marchiato a fuoco, bruciato, rivestito di pelle e/o stoffa, decorato con eleganti piedini barocchi, rinforzato nel collo,…

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Mate de silicona

Vari mates decorati d’argentoMate in silicone

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Mate de algarrobo
Mate de metal enlozado

Mate di legno

Di recente sono stati messi in commercio mate di silicone dal design moderno, come quello qui sopra chiamato Mateo e prodotto da Artentino, una catena di negozi di design molto popolare a Buenos Aires. In giro si trovano anche mate in altri materiali, come in corno, in acciaio smaltato, in ceramica, di carrubo (algarrobo), di bambù. Quello di ceramica o acciaio smaltato è una versione più igienica e commerciale, in quanto si può lavare come se fosse una tazza.


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10 pensieri su “Trattamento di un mate nuovo

    1. Ciao Salvatore, lo lasciamo capovolto perché si scoli e poi all’aria. Un po’ come la caffettiera. Qui si usa così spesso che non è importante che si asciughi perfettamente. Il problema della muffa esiste quando non lo usi per molto tempo e lo riponi umido; se c’è la muffa, grattala via con un coltello. Potrebbe anche bucarsi, in tal caso se il buco è piccolo puoi cercare di tapparlo con lo smalto per unghie trasparente o una goccia di colla. Non è il massimo, andrebbe buttato e ricomprato. Il mate fatto con la zucca è un guscio e quindi è sensibile all’umidità. Se hai altre domande scrivi pure!

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  1. A casa ho 5 mate, tutti di dimensioni diverse e tutti, a parte quello che utilizzo, come soprammobili. Diciamo che agli argentini piace portarlo come regalo quando vengono in Italia =) Due sono di calabaza e purtroppo, nonostante abbia seguito la procedura, entrambi hanno un vago odore di muffa e quindi non mi sono mai fidata ad usarli =( Quello che usiamo noi è di legno, l’ho comprato personalmente a Mar del Plata e l’ho preso con tutto il “kit da viaggio”, con tanto di borsa per portarlo in giro. Dopo averlo visto non potevo certo tornare senza! 😉

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    1. Alla fine ne hanno sempre qualcuno in giro ma usano sempre lo stesso, anche per il problema della muffa. Più lo usi, più rende. Contro la muffa l’unica è grattarla via col coltello e sperare che non si riformi

      Piace a 2 people

    1. Grazie! In verità non bevo neanche il mate, ma è una delle prime cose che qui tengono a insegnare a tutti gli stranieri! 🙂 È vero che è difficile trovare queste informazioni online: stranamente, sui quotidiani nazionali le ripropongono a cadenza regolare, ma non le ho mai viste nella versione digitale.

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  2. Buongiorno ho comprato questi due matero dovrebbero essere in palo santo ma quando ho fatto il trattamento iniziale si sono macchiati tutti di verde è normale?

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    1. Ciao Laura,
      il mate di palo santo può essere di colore verde, marrone chiaro (tipo color legno di pino) o marroncino. All’esterno il legno si vede quasi lucido ed è liscio al tatto. Il colore dipende dalla densità delle fibre di legno (verde = meno denso). Se invece è di colore marrone scuro e rugoso al tatto, è legno di algarrobo. Il mate di palo santo ha un profumo tipico aromatico che ricorda un po’ gli alberi di eucalipto (non l’essenza di eucalipto che è molto pungente). L’algarrobo invece non profuma.

      Anche io ho appena comprato un mate di palo santo e lo uso da qualche settimana. Il colore è verde all’esterno e dentro è rimasto di colore legno di pino. Tuttavia, se si macchia di verde dentro non è un problema. Può essere che si sia tinto con la Yerba (tra l’altro, la Yerba macchia pure i denti, esattamente come il caffè).

      Sono andata a cercare info sul trattamento del mate di palo santo e suggeriscono di ungerne l’interno con olio di semi e successivamente con burro prima di fare il solito trattamento del riposo con la Yerba usata per una notte. (Questo video mostra il trattamento: https://youtu.be/8SEONKc_hbQ)

      Personalmente, io ignoravo questa cosa e non ho fatto il trattamento con i grassi. Per ora, il mio mate regge bene.

      Nel video che ho linkato sopra spiega che il legno del palo santo è sensibile agli sbalzi termici e tende a creparsi. Per questo, spiegano, quando finisci di bere il tuo mate, non svuotarlo subito ma lascia che la Yerba usata si freddi prima di buttarla. Dicono anche di mantenerlo umido e di usarlo spesso per evitare che l’alternarsi di secco-umido solleciti ulteriormente il legno.

      Se lo usi occasionalmente, c’è poco da fare. Meglio un mate che si crepa che in mate con la muffa dentro!

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      1. Grazie mille per la spiegazione….molto chiara.
        Nel frattempo ho scoperto che non sono fatte di palo santo ma di chimarrao che sarebbe originario del Brasile è un legno chiaro poroso

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