⬇︎5 difetti degli argentini

I peggiori difetti degli argentini agli occhi di uno straniero:

#1 Non mantenere la parola data

No cumplir con su palabra

Dall’orario di un appuntamento all’appuntamento stesso, se ci fossero dei campionati di ritardatari & bidonatori gli argentini sarebbero leader assoluti. Li inviti a cena alle 20 e arrivano alle 21:30, a mani vuote e con i capelli fradici di chi si è appena fatto la doccia. Ma puoi?! 

Ti dicono di riservargli un oggetto che hai in vendita che domani passano a prenderlo e chi li sente più. E dire che fino a 12 ore prima erano così loquaci! Stiamo vendendo un po’ di cose in occasione del trasloco, e se fosse per le “reservas” avremmo già venduto tutto tre volte…

#2 Truffare gli stranieri

Chantear

A me questo difetto non dà molto fastidio perché anche noi italiani siamo un po’ così, ma gli anglosassoni perdono anni di vita incazzandosi per le piccole truffette della vita quotidiana: dal tassista che si inventa una tariffa “per stranieri” (bastava dirgli di far partire il tassametro all’inizio della corsa) ai prezzi gonfiati per i turisti. Noi italiani siamo abituati a stare all’erta per queste “furbacchiate” e quindi siamo già vaccinati contro questo tipo di comportamenti.

#3 Non voler fare qualcosa ma non dirlo

“Se me complicò” / “Está complicado” queste due frasi le ho sentite fino alla nausea. Gli argentini le usano per uscire da una situazione che non vogliono affrontare senza dover dare spiegazioni. Quante volte ci è capitato di vendere qualcosa online e di pattuire un’orario per il ritiro e dopo mezzora d’attesa, interpellato l’acquirente, sentirsi dire un laconico “se me complicó“. Sappiate che non sarà seguito da messaggi per riprogrammare l’incontro. Semplicemente “ya fué” (è acqua passata).

#4 Odiare il confronto

Riuscire a sviscerare una questione con un argentino richiede di avere una perseveranza stoica, una dialettica socratica e una calma ghandiana. Parlare in modo schietto e onesto è facilissimo (il tatto e il politically correct non sono decisamente tratti argentini), ma approfondire le motivazioni delle rispettive posizioni è cosa da pesados. Come anguille spostano l’attenzione a un altro tema molto più leggero e frivolo, come a dirti “come la fai lunga!“.

Sempre per questo motivo non ti diranno perché non sono potuti presentarsi all’appuntamento o perché sono arrivati con un’ora e rotti di ritardo. Anzi, cercheranno di farti sentire un maleducato/a per porgli queste domande.

#5 Fare qualcosa di male ma sentirsi giustificati “perché lo fanno tutti!”

Dai politici che non hanno problemi ad ammettere di avere rubato (tanto lo fanno anche gli avversari o quelli della legislatura precedente) alle persone comuni che buttano la carta per strada o non pagano il biglietto del treno, chiedi a un argentino perché si comporta male e punterà il dito contro altri suoi connazionali. Come a dirti di andare a rompere le scatole a lui/lei che fa di peggio.
Questo atteggiamento, unito agli scarsi controlli e all’assenza di pene/sanzioni, fa sì che con questa scusa ognuno faccia quel che vuole.


Molti expats utilizzano in prevalenza servizi di altri expats per la loro pace d’animo. Anche io, se posso, evito di lavorare con italiani in Italia (anche se la barriera linguistica sarebbe assente). È ovvio che ogni Paese ha i suoi difetti e che non è la nazionalità di una persona che ne determina il carattere. Gli Argentini che vivono all’estero magicamente perdono questi difetti, e anche gli italiani emigrati non presentano gli stessi difetti che gli si contestano in patria.

10 pensieri su “⬇︎5 difetti degli argentini

  1. Io quando sento un sudamericano o un centroamericano pronunciare la fatidica frase se me está complicando/está complicado sorrido e passo alla questione successiva. È un tavolo in cui non posso competere. E ho il senso dei miei limiti.

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    1. Miiiiii. Sono una donna di 50ani.vivo con lui da 5 anni…. E poi… È arrivata la mamma. Di lui bellissima altera elegante….. Beh. Io. Ho. paura…..

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  2. ahahhahaah.. tutto verissimo.

    Quando sono a Buenos Aires ho le medesime sensazioni.

    Io la mia amica Jesica la chiamo “beautifoul disaster” , programmazione e puntualità non sanno nemmeno cosa siano, all’ inizio fa arrabbiare, ma lo fanno con una tale innocenza che è inutile arrabbiarsi. Sono cosi, sono dei boludi cosi! 🙂

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      1. Si si, senza dubbio.

        Non hai idea di quante volte, dicevo a Jesica: stasera voglio andare a mangiare in tal posto.

        Bene, si facevano le 23 / 23.30 , mi guardava, mi diceva andiamo, e io che gli rispondevo: ma non vedi che ore sono? ormai è troppo tardi. E mi toccava sempre andare in posti di fortuna.

        Ho notato che a Buenos Aires non hanno la cultura dell’ “esperienza culinaria” .

        Mangiano giusto perchè devono. Forse proprio per questo la cucina Italiana è famosa in tutto il mondo, a volte lo dimentico.

        La cultura e la mentalità sono davvero differenti da noi, per assurdo credo vivano meglio.

        Hanno meno soldi forse di noi, ma vivono più rilassati e felici di noi senza dubbio.

        Meno invidie, nessuno giudica nessuno, passavo quasi “inosservato”.

        Portassi lei nel mio paesello da 1000 abitanti, sarebbe l’argomento sulla bocca di tutti.

        Quanto mi manca Baires 😦

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  3. Io invece sono un’argentina in Italia, e mi manca tanto la cucina argentina. Dovevate andar oltre Buenos Aires, e conoscere i nostri piatti tipici casalinghi.. Nelle diverse provincie.. Buenos Aires non è tutta la Argentina. È il regno dello stress, dove la vita è molto diversa riguardo il resto del paese. Poi.. se andate in un paesino di provincia, la gente chiacchiera ed invidia come nei paesini dell’Italia. Sono uguali. E giudicano come in Italia. A me in Italia (sono al nord) mi manca tanto il cibo argentino, la solarità degli argentini, il bacio per salutare tutti, gli amici.. la spontaneità di passare da un amico senza avvisare , suonare semplicemente il citofono per bere mate e saper come sta ….i delivery, i negozi di qualunque cosa ti venga in mente ! Il fruttivendolo.. il chiosco!!! La carne!!! È non sono d’accordo con l’egocentrismo italiano di pensare che in Italia c’è il miglior cibo al mondo… è un po’ troppo pensarla così. Si mangia molto bene, ma tante volte io preferisco i piatti più saporiti argentini.. hanno più sapore (al meno di quelli del nord’Italia) ma non per quello dico che “noi argentini abbiamo i miglior cibo deL pianeta!” il mondo è troppo grande e diverso , e c’è ne per tutti i gusti… ogni paese ha le sue peculiarità gastronomiche .. e ognuno ha le suo preferenze.. la vostra sembra una posizione miope, a volte vi sentite molto più di quel che siete. Come lo fanno tanti “porteños” che vanno in giro per il mondo credendosi che gli argentini siamo i migliori al mondo… è la stessa cosa. C’è da dire però che secondo il mio parere la materia prima in Italia (trame che la carne) è di qualità superiore. Quello si. I supermercati in Italia sono strepitosi …e conoscendo questi, in Argentina fanno schifo. Poi qua in Italia è pieno di gente che arriva tardi , non è che siete tutti degli orologi svizzeri eh… Comunque tutto ciò che mi manca, son contenta di vivere in Italia! C’è una cosa culturale molto condivisa tra argentini ed italiani, ed è il guardare e giudicare agli sconosciuti come nemici o concorrenti. Questo l’ho capito in Italia quando ho cominciato a conoscere stranieri di origine anglosassone.. mamma mia quella si che è gente spregiudicata.. e non si mettono a criticare il colore delle scarpe o quanto è magro quello che c’ha davanti .. ammiro questa loro caratteristica !
    “Un bacio “!

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    1. Ciao, se leggi il mio blog puoi vedere che abbiamo girato abbastanza, ma vivendo a Buenos Aires, quando si esce o si ordina il delivery o si va da parenti o amici si mangia quello che si trova qui. Adesso vivo nel quartiere che è considerato il polo gastronomico d’avanguardia di Buenos Aires e c’è molta più offerta, ma quando prima eravamo in periferia non c’era verso di uscire dal circolo pizza, empanadas, milanesa e gelato.

      Durante i nostri viaggi, nel nord abbiamo mangiato benissimo ma in città quei prodotti non arrivano o arrivano in modo erratico. Di solito per mangiare qualcosa di argentino “tipico” bisogna andare proprio nei ristoranti dei salteños y jujeños, anche se molti fanno quasi solo prodotti da città durante la settimana (pizzone stracariche di bassa qualità, le solite empanadas al forno, asado) e i piatti del nord li fanno solo solo per le feste nazionali o il venerdì e il sabato sera, ma comunque si parla di 2-3 robe (tipo empanadas fritte, locro, carbonada, sopa de lentejas). Nei mercados solidarios c’è un po’ più di varietà di ingredienti che arrivano anche dal nord, ma non ci sono piatti già pronti. Per esempio, solo una volta ho trovato i quaresmillos en almibar, mentre il quesillo de cabra l’ho visto solo alla fiera Caminos y Sabores e ho chiesto dove trovarlo durante l’anno: mi hanno detto che non lo mandano in Capital. L’arrope de tuna si trova già più spesso, anche perché dura più a lungo. La quinoa adesso va molto di moda e si trova in tutte le dieteticas, ma se vai in un ristorante medio argentino (diciamo, tipo La Farola), non c’è nessun piatto che la usa.

      Nei supermercati i prodotti sono molto scarsi, noi abbiamo smesso subito di comprare il cibo lì, anche perché l’unico prodotto di qualità è la carne, come dici tu, e mio marito non la consuma più.
      La cucina del nord italia è blanda: mio marito sono anni che non mi lascia fare un risotto e spesso lui si condisce il suo piatto con un sacco di spezie, mentre io sono felice con la pasta in bianco!

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