Latinità

L’Argentina non è un paese latino. Ma lo sta diventando.

Senza entrare nel merito del discorso perpetuo che ho sentito un sacco di volte dai locali e che suona più o meno così: l’Argentina è un paese bianco, quindi Europeo, quindi migliore di tutta la spazzatura latina che ci circonda (negros) — l’Argentina a me sembra sempre di più un paese latino.

Sui cartelloni pubblicitari sono onnipresenti Shakira e Messi, e a volte anche Ronaldo (quello figo, il portoghese, testimonial di Herbalife). Molti cantanti latini che sono superfamosi negli Stati Uniti continuano a cantare anche in spagnolo.

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Ronaldo, testimonial di Herbalife, tappezzava Buenos Aires

Shakira, Jennifer López, Ricky Martin, Enrique Iglesias tanto per dirne alcuni. Io pensavo che una volta raggiunta la vetta del successo abbandonassero le canzoni latine, e invece no: conducono una doppia vita: glamour e raffinata per i fan statunitensi, latinissima e trasandata per i fan centro- e sud- americani. Sulle TV argentine e nei concerti in Argentina, questi cantanti cantano quasi esclusivamente in spagnolo.

Da quando ci siamo trasferiti nella casa nuova, che è un affitto arredato, ho iniziato a vedere la TV argentina. Mi si è aperto un mondo: un mondo latino.
Alcuni canali sono in generale per tutto il mercato sudamericano, destinati anche a Colombia, Cile, Perù e Uruguay; altri sono canali nazionali.

Oggi sono rimasta ipnotizzata da un canale di musica che passava solo star della musica latina famose in tutta l’America. C’erano gli onnipresenti Ricky Martin e Shakira, c’era un tale Pitbull, Daddy Yankee (e chi è?!), Marc Anthony (l’ex di J.LO), Carlos Vives (mai sentito) e altra gente i cui nomi a me non dicevano niente ma che duettavano con questi qui, per cui presumo siano famosi.

Cosa mi ha colpito? La latinità. Forse questi canali contribuiranno a sdoganare la latinizzazione anche in Argentina. Una latinizzazione che comunque si osserva in modo crescente anche per strada e che spesso è imputata all’immigrazione (per lo più di basso livello) dai paesi confinanti.

Ecco quali sono i tratti della latinità che mi hanno colpito di questo mondo fatto di spandex e di canottiere che ho visto in TV.

Culo

Il culo è l’ossessione dei latini. Più è grande, meglio è. Le cosce da calciatore sono considerate femminili. Le comparse dei video musicali sono spesso curvy (per usare un eufemismo) e anche la comparsa principale, cioè la gnocca di turno che cattura l’interesse del cantante, è tutt’altro che efebica e smunta, due aggettivi che invece descrivono le top model occidentali.

Una cantante argentina, qui molto famosa ma a mio avviso con ZERO doti canore e neanche tanto bella, ha appena terminato di lanciare la sua ultima hit dedicata appunto a questa parte anatomica: non si risparmia di fronte alla telecamera, dove sculetta un didietro abbondante. So già che sarete curiosi, per cui eccolo qui: QLO di Jímena Barón. Se siete minorenni, non dovreste guardarlo.

Machismo

Nei video di cantanti maschi, tra cui vanno molto di moda le collaborazioni (José featuring Juan, per dire), la dinamica è sempre la stessa.

Video di gruppo: i nostri, vestiti come in un film di mafia italoamericana negli anni 50, solo un po’ più sportivi (ricordatevi lo spandex!), vanno a una festa piena di figa. Le tipe, sempre in short cortissimi ma che arrivano all’ombelico e canottierina, con due dita di trucco da troia, gli si buttano addosso perché sono ricchi. Spesso finisce in un’orgia, ma solo con un maschio nel gruppo alla volta (mica che qualcuno osi insinuare che sono gay!).

Il video si conclude di solito con i nostri e una serie di auto di lusso (Lamborghini, Ferrari, Bugatti, Bentley) e dei gesti con le dita e una faccia a metà tra un bimbominchia e un mafiosetto da quartiere. Immancabile gli occhiali alla Venditti e il cappellino da baseball oversized in versione glamour (nero con le scritte oro o argento, magari con qualche finto brillante). Insomma, dei patacconi.

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Pitbull, uno zarro cubano-americano
Trasmissione televisiva Porta a Porta, Venditti
Antonello Venditti, un cantautore vero
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¿Hola Pitbull? Soy Daddy Yankee.

Video singolo: il nostro è circondate di fighe ma una sola cattura la sua attenzione. Lei è la prescelta, la privilegiata che potrà fare sesso con Lui. Lei non ha una personalità, si limita a occhieggiare e ancheggiare al nostro. Dopo svariati minuti in cui lei appare sottomessa (vuoi perché vive in una situazione svantaggiata, vuoi perché ha un lavoro di merda o semplicemente perché altrimenti resterebbe col gruppo d’amiche a fare l’oca sperando che qualcuno se la fili), riesce ad avvicinarsi al nostro, che deciderà se possederla – il finale può essere lasciato aperto. A volte si vede il nostro con altre donne prima dell’incontro con la prescelta, a rimarcare che lui, siccome è ricco, potrebbe averne quante le vuole e che lei può solo ringraziarlo dell’attenzione. Ovviamente dandogliela.

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Pitbull in “On the floor”

Tamarraggine

Chiamalo fattore culturale o chiamalo tamarraggine. Il cantante latino appare molto diverso dai famosi occidentali. Fisicamente esistono due estremi: il palestrato avanzo di galera, con le braccia rivestite di tatuaggi e lo sguardo da ripetente incallito che non cessa di meravigliarmi e di farmi chiedere “ma questo qui, come ha fatto ad arrivare lì?”; oppure il gordito, un tipo cicciottello, che solleva in me le stesse domande del tipo anteriore: non è figo, canta da culo, i testi sono banali e la musica è originale quanto una t-shirt bianca: come è possibile?!

Il nostro è in camicia di spandex, possibilmente a righe o con inserti colorati anni ’60. Oppure, se è fighetto, con la camicia a quadretti, magari aperta su una canottiera bianca. Indossa jeans larghi o stretti solo sui polpacci (niente roba attillata in zona genitali) e scarpe da ginnastica. Ha gli occhiali da sole, sempre e comunque, quelli che Venditti sfoggiava con la stessa nonchalance all’apice della sua carriera. Negli anni ’70.
Preso in prestito dai rapper neri degli USA è il cappellino da baseball in versione zarra: se è dritto è oversized, se è storto ha le scritte d’oro con i gioielli finti sopra.

Se il nostro è del centroamerica (in genere portoricano) avrà i capelli cortissimi con il taglio dritto tipo gatto col casco di lime. Altrimenti avrà i capelli normali e il volto glabro o il pizzetto al massimo. Immancabile il gel e completamente accettabile l’effetto “non mi lavo i capelli da due settimane”.

 

Due parole anche sulle lei: hanno le curve e non le nascondono. Venerano lo spandex. Sono sia bianche (ma castane) che latine che mulatte. Hanno i capelli lunghissimi, in genere ondulati o con code altissime. Hanno un’intera palette di Sephora sulla faccia. Si credono seduttrici ma sarà Lui ad avere l’ultima parola, chicas.

Passione

Che i latini siano calientes è un cliché noto a tutti e nei video latini questo fatto viene enfatizzato al massimo. Orge, promiscuità e madri adolescenti compaiono anche nei video di musica. Non si tratta di MILF ma di povere ragazze che loro ci credevano davvero all’ammore ma una volta incinta sono state mollate da uno stronzo e ora hanno un sacco di pupi e faticano ad arrivare a fine mese. Quindi sono coraggiose, valienti. O forse hanno avuto una scarsa lungimiranza.

Da notare che le madri adolescenti non sono mai prese di mira come oggetto sessuale dal cantante, sono semplicemente usate per raccontare qualcosa con cui il pubblico possa identificarsi. Il nostro è ricco e valora la donna-madre, ma non è così fesso da sobbarcarsi lei e i pupi che ha fatto con un altro / con più altri.

Caliente, calido, caluroso

Ricky Martin è un bell’uomo che ha mandato in visibilio milioni di ragazzine e di donne con 1, 2, 3…María! vestito con una t-shirt e una giacchetta. Poi con il successo è diventato sempre più glamour, indossando abiti degli stilisti di alta moda italiani, francesi e statunitensi e ripulendo la sua immagine di poverello portoricano bravo a letto per diventare il sex symbol occidentale che tutti conosciamo: ma il suo alter ego latino è rimasto lì, intrappolato nel mondo fatto di jeans di due taglie più grandi con inserti di cerniere a caso, tasche con il bottoncino a pressione e canottiere bianche, marroni e verde militare.

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Ricky Martin in “Tal vez” (2003)

 

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Ricky nel 2013 a los Premios Juventud, nel classico outfit tutto bianco
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Ricky che fa l’americano del nord

Persino le donne:  J.Lo, per il mondo statunitense è snella e raffinata, come una Lady dell’Upper East Side con grana dovrebbe; ma per il mondo latino è ancora la tipa tosta che balla in braghette e toppino, che esagera con l’eyeliner e che non le manda a dire.

Così come Shakira, arrivata alla ribalta con il gonnellone alla caviglia, il toppino ricamato e la pancia all’aria con i capelli lunghi fino al culo, per il mondo latino è rimesta tal quale ad allora mentre negli eventi in inglese è più hollywoodiana.

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J. Lo, nel 2015,  è ancora quella del quartiere latino, un po’ bad girl un po’ latina
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J. Lo raffinatissima su un red carpet hollywoodiano

Insomma, i latini hanno caldo, per cui stanno sempre in canotta (lui) o in toppino e short (lei). La moda latina è senza tempo: c’è sempre il completo tutto bianco per lui, il top all’uncinetto, la braghette di spandex che entrano tra le chiappe (per lei).

Nella versione per il pubblico occidentale, questi personaggi seguono le mode del momento, anzi, le dettano. Nel mondo latino invece restano immutati, a garanzia di una genuina latinità nonostante il successo planetario. Valli a capire!

6 pensieri su “Latinità

  1. Ma davvero ignori chi sia Pitbull? In Italia ormai sono 10 anni che parla su basi musicali, poi li chiama dischi…

    E Daddy Yankee????? Il DY (diuai) che introduce Luis Fonsi in De-spa-ci-to, un pezzo che tra il marzo 2017 e oggi hanno imparato anche i muri.
    Impossibile non conoscerlo!!!!
    Nel video il signor Fonsi indossa una camicia da boscaiolo ma senza maniche ed anela la corrispondenza di una signorina con cui vorrebbe appartarsi sul rovente cofano della sua auto

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    1. Ehm, sono 5 anni che vivo senza TV. Su internet, bene o male posso vedere solo quello che mi interessa. Questo Pitbull lo avevo forse visto in un video di J.Lo. (al bar ci sono le TV) ma non pensavo che fosse né famoso né latino. Daddy Yankee ha tenuto di recente un concerto in Argentina, c’erano i suoi cartelloni alla stazione del treno. Onestamente pensavo che fosse un cantante locale: tra il nome stupido e l’età giovane e l’aspetto tamarro non mi aspettavo di certo un tipo famoso. Despacito so che esiste, ma non sapevo che fosse lui ad aprirlo. Ora vado a vedermi il video di Despacito.

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      1. Ho visto un centinaio di volte il video di JLo con Pitbull perché era uno dei preferiti di Sofia al tempo in cui era uscito da poco… poi da lì è diventato come il prezzemolo perché tutti featuring Pitbull.

        Daddy Yankee onestamente non lo conosco nemmeno io però ripeto Despacito lo conoscono anche i muri e nell’introduzione lo presentano come se fosse un personaggio di massimo spicco…

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