Più leggo ciò che scrivono i giornalisti argentini più mi rendo conto di quanto questa società sia agli antipodi rispetto a quella italiana. In Italia tutti vogliono darsi un tono, rispolverando paroloni sepolti da secoli o mostrandosi internescional con inglesismi a sproposito.
In Argentina nessuno cerca di darsi arie da colti o mondani, anzi! Chi cerca di elevarsi culturalmente sembra essere antipatico e classista. I politici non indossano mai la cravatta, spesso neanche negli eventi di rilievo internazionale. E neppure le persone. Magari la camicia sì, ma sempre con il colletto slacciato, segno d’indipendenza.
Pure i giornalisti, che siano sul campo a intervistare la gente o dietro la scrivania a scrivere un articolo sul Presidente, lo fanno all’insegna dell’informalità. E parlano come le mamme dei bambini in età scolare, le temibili mamis del cole.
¡Holisssss! Que lindo michis que tenés!
¡Chauchisss!
Porfis, ¿me chiflas cuando podés?
Ma è così difficile dire mamás, hola, chau, gato, por favor, colegio?