C’è nebbia a Buenos Aires, un fatto abbastanza insolito. Questo lungo inverno è iniziato prima del solito, è stato ben freddo e l’unica tregua l’hanno data tre giorni di sole con temperature cristiane (sopra i 15) e i giorni di nebbia.
Io la nebbia la odio, sia perché mi riporta indietro nel tempo e nello spazio, sia perché rende Buenos Aires uguale a qualsiasi città del nord Italia durante i mesi freddi.
Sul giornale fa notizia (anche se ormai fa notizia qualsiasi cosa, pure sui quotidiani nazionali, perché tutto fa brodo) e ogni volta che c’è nebbia esce il solito articolo dove un meteorologo locale spiega a cosa si deve il fenomeno, seguite dalle raccomandazioni della Viabilidad (sorta di vigili urbani) delle precauzioni da adottare (!) che – diciamocelo – rasentano il banale: non fermarsi a luci spente in mezzo alla strada. Ma dai!
Qui le auto non hanno i fendinebbia a meno di non avere ordinato un allestimento migliore di quello di base, e anche salendo di un livello, hanno solo i fendinebbia posteriori (!). Salendo di due ci sono anche i fendinebbia anteriori (!!).
Ed è subito bajón (depressione)!
Fa un certo effetto pensare alla nebbia a Buenos Aires.
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Una fregatura. Pensavo di essermela lasciata alle spalle 😅
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Eh, invece, guarda un po’… 😉
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Anche noi, in Lombardia, pensavamo di non vedere, per tante settimane, 40 gradi, invece ormai son quasi due mesi di pena.
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Dalle mie parti, quando ero ragazzo, la nebbia si vedeva al massimo una volta l’anno, adesso è diventata molto più presente, almeno una dozzina di giorni 😦
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